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Denti da latte: 5 domande che hai sempre voluto fare

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Denti da latte, questi sconosciuti! Vengono chiamati anche decidui e il loro ruolo è fondamentale, perché, oltre a permettere al bambino di masticare correttamente, mantengono lo spazio necessario per ospitare i denti permanenti. In questo articolo abbiamo provato a sintetizzare le risposte alle domande più frequenti  che ci vengono poste, per chiarire i dubbi e fornire consigli su come prendersene cura.

1 – Quanti sono i denti da latte?

Diversamente dai denti che abbiamo da adulti, quelli da latte sono 20 in totale. Per l’esattezza, ce ne sono 10 nell’arcata superiore e 10 nell’arcata inferiore; ogni arcata ha 4 molari, 2 canini e 4 incisivi.

2 – Quando cadono?

La caduta dei denti da latte è un evento importante, perché segna una fase di maturazione del bambino. Questo momento arriva intorno all’età di 6 anni. L’ordine della caduta non è sempre uguale per tutti i bambini, generalmente i denti da latte cadono nella successione in cui sono cresciuti, quindi: i 4 incisivi da latte inferiori e superiori, i canini, i primi molari, i secondi molari e così via. 

3 – Cosa fare se i denti da latte non cadono?

Il periodo di caduta dei denti da latte dura generalmente dai 6 ai 13 anni. 

In alcuni casi può capitare 

che un dente da latte dondoli ma rimanga in parte attaccato o che non avvenga affatto la perdita dei denti. 

  • Se il dente è parzialmente attaccato, si può stimolare la sua caduta in modo indolore (tramite ad esempio l’igiene orale o facendo mangiare al bambino un cibo duro, come una mela).
  • Nel caso in cui dopo i 13 anni d’età i denti permanenti non siano ancora completi è necessaria una visita dal dentista per bambini, perché potrebbe essere causa di malocclusioni o problemi futuri. Niente di preoccupante, sono situazioni comuni e solitamente risolvibili con l’aiuto di uno specialista.

4 – Trauma ai denti da latte: cosa fare?

A causa delle frequenti cadute dei bambini, è comune che si verifichi un trauma ai dentini da latte. Niente panico, ecco cosa fare: 

  • tranquillizzare il bambino: è un evento traumatico sia per lui che per i genitori e spesso la preoccupazione dei genitori può spaventare il bambino più dello stesso incidente; 
  • pulire la ferita e posizionare del ghiaccio esternamente per ridurre l’infiammazione; 
  • se il dente è caduto, conservarlo in soluzione acquosa (nella saliva o nella soluzione fisiologica). 
  • portare il bambino dal pedodonzista: maggiore sarà la velocità di intervento, maggiori saranno le possibilità di risolvere il problema.  

5 – Come comportarsi in presenza di carie ai denti da latte?

I denti decidui cariati vanno curati proprio come quelli permanenti, perché il loro ruolo è mantenere lo spazio per i denti che cresceranno successivamente. Non è facile accorgersi che un dente da latte ha sviluppato una carie: uno dei primi segnali è la presenza di macchie biancastre o aloni scuri sul dente. Quando ci si accorge della presenza di una carie, è necessario far visitare il piccolo a un dentista per bambini per capire insieme quali sono le soluzioni per curare il dente.

Anche se i denti da latte sono destinati a cadere, proprio per il loro ruolo fondamentale è importante trattarli con la stessa cura che si riserva ai denti permanenti. Speriamo che questo articolo ti abbia aiutato a risolvere i tuoi dubbi sui denti da latte, per ulteriori informazioni non esitare a contattarci!

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Dentista per bambini: perché è così importante?

Dentista per bambini: perché è così importante? 2400 1256 Amadental

Il rientro dalle vacanze significa solo una cosa: tempo di un controllo dal dentista, anche per i più piccoli! A chi affidarsi? Pedodontista, odontoiatra infantile o dentista pediatrico: comunque tu lo voglia chiamare, stiamo parlando del professionista che si occupa di curare la bocca e i denti dei piccoli pazienti, dalla prima infanzia fino all’adolescenza. È una figura molto importante, perché da lui dipende la prevenzione e la cura di alcune patologie che possono causare problemi anche in età adulta. Scopriamo insieme di cosa si occupa!

Chi è il dentista per bambini: la figura del pedodonzista

Il dentista per bambini, più correttamente chiamato pedodonzista, è il professionista che si occupa di odontoiatria pediatrica, o pedodonzia, la branca dell’odontoiatria che tratta la salute del cavo orale in età pediatrica, dai 2 ai 16 anni. Al pari di ogni altro dentista, si occupa della prevenzione e della cura delle patologie del cavo orale, dalla gnatologia, all’endodonzia fino all’ortodonzia. Il dentista per bambini ha però anche un ruolo fondamentale nell’insegnamento delle buone abitudini da mettere in atto per prevenire questi problemi.

Quali sono le differenze dal dentista per adulti

Vediamo nello specifico di cosa si occupa il dentista per bambini e cosa lo differenzia dal dentista per adulti. 

  • dentista per bambini I denti da latte: a differenza di quanto si pensi, i denti da latte possono cariarsi, e hanno un ruolo fondamentale nella formazione corretta della bocca dei bambini perché “tengono il posto” ai futuri denti permanenti. Compito del pedodonzista è curare le patologie a carico dei denti da latte e controllare che stiano crescendo nel modo corretto.
  • La prevenzione: il dentista per bambini, ancor più che per l’adulto, ha il ruolo fondamentale di prevenire futuri problemi ai denti del bambino. Questo avviene tramite l’educazione alle corrette manovre di igiene orale, l’eliminazione delle scorrette abitudini (anche tramite il supporto alla famiglia), la correzione di malocclusioni e l’allineamento dei denti. 
  • La comunicazione: la differenza fondamentale tra un dentista per bambini e uno per adulti è l’approccio con cui si rivolge al paziente. Il suo metodo prevede infatti l’utilizzo di giochi e strategie per rilassare il bambino e la creazione di un clima di serenità e fiducia per prevenire e curare la “paura del dentista”.

La prima visita dal dentista per bambini

Ma quand’è il momento giusto per portare i bambini alla prima visita dal dentista? Noi consigliamo di portarli a fare un primo controllo nel secondo anno di età e di eseguire successivamente un controllo all’anno, in modo da creare un rapporto di fiducia tra il bambino e il paziente e rendere lo studio un ambiente familiare agli occhi del bambino. 

Durante la visita il dottore provvederà a rilassare il bambino e a controllare la salute della bocca e dei denti da latte.

Insomma, questa figura è fondamentale per la salute orale del tuo bambino e l’intervento in questa età permette di ottenere risultati migliori e più rapidi, e soprattutto di evitare problemi che si possono ripercuotere in età adulta.

Contattaci per prenotare la prima visita del tuo bambino con il nostro dentista per bambini a Milano, Magenta o Magnago!

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Bocca Secca | Studio Dentistico Amadental

Bocca secca: curiosità e soluzioni

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La xerostomia, o meglio conosciuta come bocca secca, è una condizione molto comune e si manifesta con secchezza della mucosa orale causata dalla riduzione di flusso salivare.

In condizioni normali, le nostre ghiandole dovrebbero produrre circa 500-600 ml di saliva al giorno. Questa svolge una funzione molto importante in quanto protegge lo smalto dei denti, mucose e gengive, facilita la masticazione, migliora la percezione dei sapori di cibi e bevande e permette la fase iniziale della digestione.

Se le nostre ghiandole salivari riducono la produzione di saliva, ci troviamo proprio in presenza di xerostomia, un disturbo piuttosto fastidioso soprattutto se diventa cronico. 

 

Scopriamo insieme quali sono le cause più frequenti di questo disturbo e come è possibile rimediare.

SINTOMI DELLA “BOCCA SECCA”

Avere la bocca secca è un problema piuttosto diffuso, capita a tutti noi di provare quella fastidiosa sensazione e, nella maggioranza dei casi, si tratta di un fenomeno momentaneo, più frequente nelle persone anziane.

Sebbene non sia un disturbo grave, la xerostomia può comportare una serie di conseguenze poco piacevoli come:

  • Carie dentali a causa dell’insufficiente eliminazione dei residui di cibo tramite la saliva;
  • Mucositi e irritazioni del cavo orale;
  • Malattie delle gengive per la riduzione dell’attività protettiva della saliva;
  • Difficoltà a parlare, masticare e deglutire;
  • Perdita o riduzione del senso del gusto.

Accorgersi di avere problemi di bocca secca è molto semplice: la sensazione è quella di non avere abbastanza saliva in bocca, di sentirla pastosa e di avere molta sete.

Ci sono poi una serie di sintomi correlati come la gola secca, una sensazione di bruciore a livello della lingua, alito cattivo, mal di gola molto frequenti, diminuzione del senso del gusto e difficoltà di masticazione, deglutizione e fonazione.

Se uno o più di questi sintomi si presentano con frequenza, meglio consultare tempestivamente il dentista.

PERCHÈ LA BOCCA SI SECCA?

Le cause possono essere molto diverse, ma se si conoscono i fattori che la provocano diventa più facile trovare il giusto rimedio. Tra le più frequenti ci sono quelle legate allo stress, all’assunzione di determinati farmaci o ad alcune patologie.

  • Stress o ansia;
  • Menopausa e invecchiamento;
  • Episodi occasionali di febbre o disturbi virali che provocano disidratazione;
  • Assunzione di determinati farmaci: sono oltre 400 i medicinali che tra gli effetti collaterali annoverano la xerostomia, in particolari quelli per l’ipertensione, le allergie o disturbi del sonno;
  • Patologie come diabete, sclerosi a placche, Parkinson o Alzheimer, problemi renali;
  • Trattamenti antitumorali come radioterapia e chemioterapia.

Se lo specialista non individua la causa in seguito ad un esame approfondito del cavo orale e all’anamnesi del paziente, può richiedere una radiografia, una biopsia o altri test specifici.

Se la xerostomia è causata da un farmaco, il medico può proporre la sostituzione di questo con una medicina alternativa, mentre se la causa è una malattia specifica, sarà necessario approfondirla e curarla.

Quando non è possibile eliminare le cause della bocca secca, esistono comunque farmaci e alcune buone abitudini che aiutano a ridurne la sintomatologia: fondamentale in ogni caso è mantenere una corretta igiene orale, ricordandosi di bere molta acqua ed evitare o, quantomeno ridurre, il fumo.

 

Se desideri ricevere maggiori informazioni o prenotare una visita di controllo contattaci!

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Sedazione Cosciente | Dentista Milano | Dentista Magenta | Dentista Magnago | Studio Dentistico Amadental

Sedazione Cosciente: Scopri i vantaggi di questa tecnica

Sedazione Cosciente: Scopri i vantaggi di questa tecnica 1200 628 Amadental

La paura del dentista..  una realtà non conosciuta da tutti, che viene anche definita Odontofobia e che colpisce, secondo l’OMS, tra 15 e il 20% della popolazione mondiale. Come superare questo ostacolo? Scopriamolo insieme!

Spesso questa fobia è legata a brutte esperienze pregresse, alla paura del dolore o alla scarsa conoscenza dei trattamenti ai quali ci si sta per sottoporre. È quindi molto importante il dialogo con lo specialista: fai tutte le domande che servono per non avere dubbi sulla procedura che verrà applicata. E se questo non dovesse bastare, richiedi la sedazione cosciente!

CHE COS’È?

La sedazione cosciente è una modalità di sedazione che permette ai pazienti di superare con facilità lo stress odontoiatrico e al dentista di lavorare in tranquillità. Questa tecnica innovativa è in grado di mantenere il paziente in uno stato di rilassatezza e con una percezione del dolore ridotta al minimo; rimanendo però cosciente per tutta la durata dell’intervento e potendo quindi collaborare alla buona riuscita di questo seguendo le direttive del medico.

COME FUNZIONA?

È una soluzione ideale per tutti coloro, soprattutto i bambini, che soffrono di “odontofobia”, ovvero la paura del dentista. La sedazione cosciente è una pratica controllata, sicura ed efficace che permette di superare lo stress odontoiatrico e di lavorare con tranquillità anche con i pazienti più delicati mettendoli a loro agio.

 

Sempre più pazienti ricorrono alla sedazione cosciente per diverse cure, dalle lesioni cariose, alle devitalizzazioni fino all’implantologia. Tutte le pratiche più o meno dolorose che spesso spaventano il paziente al punto di impedirgli di recarsi dal dentista. È una pratica che avvicina il paziente alle pratiche mediche, rendendole meno invasive e dolorose grazie al protossido di azoto indicato per svariati interventi in odontoiatria.

I BENEFICI PER I PAZIENTI

Durante gli interventi in sedazione cosciente, in cui il paziente rimane sempre sveglio e consenziente, non avvengono interferenze negative sui sistemi vitali. L’assenza di stress insieme alla somministrazione di ossigeno assicurano al paziente una costante protezione in caso questo sia affetto da patologie cardiocircolatorie, respiratorie o ad altri organi. 

 

L’assenza di percezioni dolorose, assicurata dall’esecuzione di tecniche di anestesia locale indolori, potenti, durature e profonde, accresce il gradimento e l’accettabilità della sedazione cosciente e la fidelizzazione del paziente.

I PICCOLI PAZIENTI E LA SEDAZIONE COSCIENTE

Grazie alla sedazione cosciente i bambini possono dimenticare la loro paura del dentista e vivere l’esperienza in studio senza ansie o timori. Andare dal dentista diventa dunque una sana e gradevole abitudine libera da angoscia, sia per i bimbi che per i genitori! Come per i pazienti adulti, durante la sedazione cosciente il bambino rimane perfettamente vigile e collaborativo. Risponde agli stimoli e alle richieste dell’operatore, è estremamente tranquillo e non ha paura. Rimane in questa condizione fino al termine della seduta consentendo all’operatore di lavorare nel modo migliore. Il bambino scende dalla poltrona allegro e felice per il risultato ottenuto: essersi sottoposto alle cure senza nessun timore.

 

La sedazione cosciente è molto utile anche nei casi in cui i bambini vanno volentieri dal dentista, ma non riescono a farsi curare a causa delle difficoltà a stare “troppo tempo” con la bocca aperta. Oppure a causa di accentuato riflesso del vomito. Durante l’intervento con la sedazione si riduce il riflesso faringeo e il bambino, in questo modo, può affrontare le cure senza difficoltà.

 

La comodità di utilizzo e la facilità ne fanno una metodica estremamente efficiente. Oltre a permettere di lavorare in totale sicurezza ed affidabilità, l’induzione della sedazione è molto rapida (3-5 minuti) e altrettanto è la metabolizzazione del protossido d’azoto (1-2 minuti).

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CHI BEN COMINCIA…

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L’importanza della prima visita dal dentista per i più piccoli

È molto importante cominciare sin dalla più giovane età a fare controlli periodici dal dentista.
In quest’ottica, risulta utilissimo, dato l’impatto emotivo che il dentista ancora oggi provoca, programmare una prima visita “conoscitiva“, durante la quale il medico si limiterà a presentarsi al piccolo paziente e a effettuare una breve visita preliminare. Stabilito un “contatto”, le eventuali terapie da eseguire verranno poi accettate e vissute con maggiore serenità.
Sebbene non vi siano in tal senso indicazioni precise, in assenza di problemi specifici, la prima visita dal dentista dovrebbe essere fatta intorno ai sei anni, in concomitanza con l’eruzione dei primi molari permanenti, che erompono dietro agli ultimi denti da latte. I primi molari rappresentano il primo “ingranaggio” della dentatura permanente. Se il dentista verifica la presenza di fattori ossei e/o dentali che possono portare a un allineamento dentale non corretto e quindi a una masticazione sbilanciata, può mettere in atto una terapia che guidi la crescita e lo sviluppo delle ossa e dei denti in una posizione corretta. Poter intervenire precocemente, durante la fase dello sviluppo, è decisivo: permette di ottenere ottimi risultati in modo relativamente semplice. Al contrario una terapia ortodontica eseguita a sviluppo ormai concluso comporta passaggi più impegnativi, per esempio interventi chirurgici che riposizionino le ossa della mandibola e della mascella.

In sinergia con i familiari, il dentista insegnerà al piccolo paziente a utilizzare correttamente dapprima il solo spazzolino e successivamente anche il filo interdentale, e rafforzerà i messaggi (che devono nascere all’interno del nucleo familiare) che lo porteranno ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza circa l’importanza, per la bocca ma non solo, di uno stile di vita sano. Ad esempio, si insisterà sugli effetti dannosi di un’alimentazione troppo ricca di zuccheri raffinati, o di abitudini negative, da quelle più “banali” ma comunque deleterie come il mangiarsi le unghie o il mordicchiare in continuazione i tappi delle biro, fino a quelle più gravi, prima tra tutte il fumo).