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infiammazione alle gengive cosa fare

SOS infiammazione alle gengive? Ecco cosa fare!

SOS infiammazione alle gengive? Ecco cosa fare! 1200 628 Amadental

Gengive rosse, gonfie, doloranti e che sanguinano durante lo spazzolamento? Potrebbe essere in corso un processo di gengivite. È una situazione molto comune che colpisce il 50% della popolazione. Nonostante la sua frequenza, è necessario prestare attenzione e seguire tutti i rimedi per occuparsene perché, se non curata, può trasformarsi in parodontite. Ecco i nostri consigli!

Cos’è la gengivite e quali sono le cause

Il termine gengivite indica un’infiammazione delle gengive: si tratta di un disturbo gengivale lieve e trattabile: proprio per questo è importante prestare attenzione a questi sintomi e parlarne con il dentista per cercare di risolvere la situazione, prima che peggiori in parodontite. La branca dell’odontoiatria che si occupa del trattamento delle gengive è la parodontologia. La gengivite è provocata dalla placca, formata da batteri che si depositano sulle superfici dei denti, soprattutto nelle zone più difficili da raggiungere durante l’igiene orale: questi batteri irritano la gengiva, provocandone l’infiammazione.

Come riconoscere l’infiammazione alle gengive

La gengivite si manifesta con alcuni sintomi molto chiari e riconoscibili: 

  • infiammazione e irritazione
  • sanguinamento durante lo spazzolamento
  • dolore
  • gonfiore
  • alito cattivo

In presenza di questi sintomi è possibile che sia in atto una gengivite.

Gengivite e parodontite: quali sono le differenze?

È importante creare una distinzione tra i diversi casi di infiammazione alle gengive, chiarendo la differenza 

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tra gengivite e parodontite.

  • La gengivite è un’infiammazione che si limita al bordo gengivale; l’infiammazione è quindi superficiale e generalmente transitoria se trattata nel modo corretto. Al contrario, se ignorata, può portare ad una vera e propria patologia, la parodontite. 
  • La parodontite, a differenza della gengivite, interessa tutti i tessuti a supporto del dente (gengive e ossa) ed è quindi un’infiammazione più profonda, che porta all’erosione progressiva di questi tessuti, fino alla caduta del dente.

Cosa fare in caso di infiammazione alle gengive?

In caso di infiammazione alle gengive è necessario prestare maggiore cura alla propria igiene orale: spazzolare i denti dopo ogni pasto per almeno 4 minuti, passare delicatamente il filo interdentale ed effettuare degli sciacqui con un colluttorio disinfettante. Per attenuare la condizione può essere utile ricorrere ad alcuni rimedi naturali come: massaggiare le gengive con i polpastrelli, applicare gel di aloe vera, malva, calendula o oli essenziali ad azione disinfettante.

È comunque consigliabile, nel caso ci si accorga di questi segnali, contattare uno specialista.

Prevenire l’infiammazione alle gengive

Ma come prevenire questo fastidioso problema? Tutto parte dall’igiene: una rigorosa routine quotidiana e un’igiene professionale dal dentista all’anno ti aiuteranno a prevenire la gengivite. 

Possono poi venire in aiuto alcune abitudini quotidiane: 

  • cambia lo spazzolino ogni 3-4 mesi, quando le spatole sono rovinate e se possibile prediligi uno spazzolino elettrico;
  • evita fumo e alcolici;
  • assumi quantità sufficienti di vitamina C.

Seguire questi consigli e gestire la situazione fin dai primi sintomi ti permetterà di rendere la gengivite un problema del tutto passeggero e di evitare che la situazione peggiori. Se noti questi sintomi o desideri approfondire l’argomento non esitare a contattarci!

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denti da latte perché sono importanti

Denti da latte: 5 domande che hai sempre voluto fare

Denti da latte: 5 domande che hai sempre voluto fare 512 268 Amadental

Denti da latte, questi sconosciuti! Vengono chiamati anche decidui e il loro ruolo è fondamentale, perché, oltre a permettere al bambino di masticare correttamente, mantengono lo spazio necessario per ospitare i denti permanenti. In questo articolo abbiamo provato a sintetizzare le risposte alle domande più frequenti  che ci vengono poste, per chiarire i dubbi e fornire consigli su come prendersene cura.

1 – Quanti sono i denti da latte?

Diversamente dai denti che abbiamo da adulti, quelli da latte sono 20 in totale. Per l’esattezza, ce ne sono 10 nell’arcata superiore e 10 nell’arcata inferiore; ogni arcata ha 4 molari, 2 canini e 4 incisivi.

2 – Quando cadono?

La caduta dei denti da latte è un evento importante, perché segna una fase di maturazione del bambino. Questo momento arriva intorno all’età di 6 anni. L’ordine della caduta non è sempre uguale per tutti i bambini, generalmente i denti da latte cadono nella successione in cui sono cresciuti, quindi: i 4 incisivi da latte inferiori e superiori, i canini, i primi molari, i secondi molari e così via. 

3 – Cosa fare se i denti da latte non cadono?

Il periodo di caduta dei denti da latte dura generalmente dai 6 ai 13 anni. 

In alcuni casi può capitare 

che un dente da latte dondoli ma rimanga in parte attaccato o che non avvenga affatto la perdita dei denti. 

  • Se il dente è parzialmente attaccato, si può stimolare la sua caduta in modo indolore (tramite ad esempio l’igiene orale o facendo mangiare al bambino un cibo duro, come una mela).
  • Nel caso in cui dopo i 13 anni d’età i denti permanenti non siano ancora completi è necessaria una visita dal dentista per bambini, perché potrebbe essere causa di malocclusioni o problemi futuri. Niente di preoccupante, sono situazioni comuni e solitamente risolvibili con l’aiuto di uno specialista.

4 – Trauma ai denti da latte: cosa fare?

A causa delle frequenti cadute dei bambini, è comune che si verifichi un trauma ai dentini da latte. Niente panico, ecco cosa fare: 

  • tranquillizzare il bambino: è un evento traumatico sia per lui che per i genitori e spesso la preoccupazione dei genitori può spaventare il bambino più dello stesso incidente; 
  • pulire la ferita e posizionare del ghiaccio esternamente per ridurre l’infiammazione; 
  • se il dente è caduto, conservarlo in soluzione acquosa (nella saliva o nella soluzione fisiologica). 
  • portare il bambino dal pedodonzista: maggiore sarà la velocità di intervento, maggiori saranno le possibilità di risolvere il problema.  

5 – Come comportarsi in presenza di carie ai denti da latte?

I denti decidui cariati vanno curati proprio come quelli permanenti, perché il loro ruolo è mantenere lo spazio per i denti che cresceranno successivamente. Non è facile accorgersi che un dente da latte ha sviluppato una carie: uno dei primi segnali è la presenza di macchie biancastre o aloni scuri sul dente. Quando ci si accorge della presenza di una carie, è necessario far visitare il piccolo a un dentista per bambini per capire insieme quali sono le soluzioni per curare il dente.

Anche se i denti da latte sono destinati a cadere, proprio per il loro ruolo fondamentale è importante trattarli con la stessa cura che si riserva ai denti permanenti. Speriamo che questo articolo ti abbia aiutato a risolvere i tuoi dubbi sui denti da latte, per ulteriori informazioni non esitare a contattarci!

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