implantologia a carico immediato

Qual è la durata di un impianto dentale?

Qual è la durata di un impianto dentale? 1200 628 Amadental

Ti sei sottoposto o stai per sottoporti a un trattamento con l’impianto dentale e una delle domande che non riesci a smettere di farti è quanto durerà il tuo impianto?

L’impianto dentale ha una durata media che dipende da diversi fattori: dalle buone abitudini, ai materiali utilizzati, ecco alcuni consigli che ti permetteranno di farlo durare il più a lungo possibile!

Che cos’è un impianto dentale

È una vite realizzata in titanio che, inserita nell’osso, permette di sostituire i denti persi, recuperando l’estetica del sorriso e la sua funzionalità. L’implantologia ha quindi come obiettivo offrire ai pazienti un’alternativa alle più comuni protesi mobili. 

Qual è la durata media di un impianto dentale?

Il dato clinico dimostra che per il 95% dei casi la durata media degli impianti dentali si attesta sui 10/15 anni. Seguendo alcune regole fondamentali, però, sarà possibile garantirne la massima durata possibile!

Impianto dentale: la corretta igiene orale ne allunga la durata   

Impegnarsi a mantenere una corretta igiene orale è indispensabile per far si che le protesi durino più a lungo.

Ecco alcune regole da seguire:

  lavarsi i denti dopo ogni pasto per almeno due minuti;

  passare il filo interdentale almeno una volta al giorno;

  sottoporsi regolarmente a sedute di igiene professionale.

I controlli regolari: perché sono importanti  

Anche sottoporsi a regolari controlli ai tuoi impianti è una buona abitudine per garantirne la durata: permettono infatti di controllare il suo buono stato di salute e di tenere sotto controllo alcuni fattori di rischio che, senza un monitoraggio attento, potrebbero portare a complicanze.

Lo stile di vita influisce sulla durata dell’impianto dentale

Avere uno stile di vita il più sano possibile aiuta a mantenere più a lungo il tuo impianto dentale. Alcuni fattori come il fumo e lo stress, infatti, possono influire negativamente sulla durata degli impianti, causando complicanze alle protesi.

Materiali di alta qualità

Infine, non è possibile garantire la lunga durata dell’impianto dentale se non c’è alla base la qualità dei materiali utilizzati per la sua realizzazione, necessari per assicurare una maggiore stabilità. 

In conclusione, delle corrette abitudini di vita, piccole accortezze da seguire e l’affidarsi a uno studio con esperienza nella realizzazione degli impianti dentali potrà garantirne la massima durata, permettendo una vita normale a chi si affida a questa tecnica!

 

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Alitosi: cause orali e come risolverle

Alitosi: cause orali e come risolverle 600 314 Amadental

In questa news approfondiamo quel disagio che tanto ci imbarazza, a qualsiasi età: parliamo di alitosi!

Maschi o femmine, grandi o piccini, questo fenomeno sembra infatti affliggere il 25 % circa della popolazione, in particolare le persone più anziane.

Ma quali sono le cause che lo determinano? Una volta accertato non siano implicate malattie epatiche o gastrointestinali, una particolare attenzione va rivolta alle cause orali, che hanno un ruolo preponderante nella formazione del cosiddetto “ alito cattivo”. Scopriamo insieme quali sono e come risolverle, per tornare a sentirci liberi da questo fastidio!

Cosa causa l’alitosi?

alitosi cause 1l’alitosi, il cattivo odore che si genera nel cavo orale, è diretta conseguenza del proliferare di batteri, i quali sono definiti anaerobi perché appunto sopravvivono senza la presenza di ossigeno.

La loro azione metabolica comporta una produzione di gas a base di zolfo, da cui il cattivo odore.

Alitosi: le cause orali

Le principali cause orali dell’alitosi possono essere:

  • cattiva igiene orale
  • formazione di carie
  • parodontite
  • scorretto posizionamento di protesi dentali, mobili o fisse
  • presenza di placca e tartaro

Una cattiva igiene orale comporta inevitabilmente un accumulo di batteri, che portano alla putrefazione i residui di cibo non rimossi in maniera completa.

Assicurandosi di lavare bene i denti dopo aver mangiato senza dimenticare la lingua e utilizzando il filo interdentale, diminuisce la possibilità che il cavo orale si trasformi in un ambiente consono alla proliferazione batterica.

Altra importante causa dell’alitosi può essere la parodontite, un’infiammazione dei tessuti gengivali causata dalla placca.

La saliva: un’alleata contro l’alitosi

alitosi cause 2La saliva svolge un ruolo fondamentale nella lotta all’alitosi!

Apportando ossigeno infatti, aiuta a rendere la nostra bocca un luogo inospitale per i batteri anaerobi.

Detergendo il cavo orale inoltre, aiuta a mantenere alta l’idratazione generale dell’ambiente e coadiuva la rimozione dei residui di cibo che spesso si incastrano tra i denti.

Cause orali dell’alitosi: consigli pratici per porvi rimedio

A tutto (o quasi) c’è rimedio! 

Con qualche piccolo accorgimento, infatti, l’alitosi sarà solo un lontano ricordo:

  • alitosi cause 3mantieni il cavo orale sempre ben idratato, non aspettare l’insorgere della sensazione di “bocca secca”;
  • non digiunare troppo a lungo, la produzione di saliva non è stimolata e quindi i batteri in tal caso hanno il via libera;
  • assicurati di passare il filo interdentale almeno una volta al giorno;
  • prediligi il consumo di frutta e verdura meno ricchi di grassi e proteine;
  • limita le sigarette! il fumo si annovera tra i peggiori nemici del cavo orale;
  • Per assicurare una corretta rimozione di placca e tartaro effettua una pulizia dei denti professionale un paio di volte l’anno, in particolare con il cambio di stagione;

se le gengive cominciano a dolere o sanguinano, corri dal dentista prima di trovarti ad affrontare un’infezione batterica o una infiammazione gengivale.

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Afte della bocca: addio!

Afte della bocca: addio! 1200 628 Amadental

In questa news approfondiamo un disturbo tanto comune quanto fastidioso: 

parliamo di afte della bocca!

Queste lesioni della mucosa orale colpiscono circa il 60% della popolazione, comportando una sensazione di vero e proprio dolore

Nonostante spariscano nel giro di 15 giorni circa, le afte tendono a recidivare, rappresentando spesso un disagio continuo.

Continua a leggere per conoscere questo fastidio e a dirgli addio!

Afte della bocca: Cosa sono

Le afte della bocca colpiscono la mucosa orale, comparendo singole oppure a gruppi.

In caso compaiano a gruppi, possono manifestarsi solo in alcune zone e quindi essere localizzate, o, nei casi più importanti, estendersi all’intero cavo, intaccando il palato, le guance, la lingua e le gengive.

Essendo delle vere e proprie abrasioni, si manifestano come bolle biancastre circondate da una zona arrossata, della dimensione di 2-5 millimetri.

l’infiammazione del tessuto provoca molto fastidio al tatto, soprattutto quando si presentano a gruppi.

 

Di solito questo disturbo si risolve in un paio di settimane, ma recidiva facilmente.

In questo caso, quando la recidiva diventa regolare, si parla di Stomatite Aftosa ricorrente.

 

Afte della bocca: I sintomi

I sintomi della formazione di afte non sono difficili da riconoscere:

  • Sensazione di fastidio simile a bruciore 
  • Arrossamento della parte interessata 
  • Formazione di una lesione di tipo rotondeggiante, biancastro e dai contorni ben definiti

 

Le afte non sanguinano, tuttavia al solo contatto con lingua, cibo e spazzolino la sensazione di bruciore aumenta.

Afte della bocca: Le cause principali

 

Le principali cause della formazione di afte della bocca possono essere di natura endogena, ovvero dovute a fattori interni all’organismo, oppure di natura esogena, e quindi da fattori esterni.

una volta escluso il rischio di patologie latenti,

le principali sono:

  • Traumi dovuti a spazzolamenti troppo energici, morsicature non intenzionali, sfregamento da apparecchio fisso
  • Sfogo da stress e tensione accumulata, con stati di ansia o depressione
  • Allergia a particolari tipi di alimenti 
  • Carenza di ferro, vitamina B,C e D, carenza di acido folico
  • Abuso di sigarette, in quanto il fumo stimola una particolare cheratinizzazione delle mucose orali
  • Scarsa igiene orale, e quindi il proliferare di batteri

 

Afte della bocca: addio!

Per risolvere la formazione di afte si consiglia di seguire pochi pratici consigli: Poco per volta si assorbiranno, limitando l’insorgenza di recidive.

  • Corretta igiene orale
  • Ridurre il fumo il più possibile
  • Assicurarsi la corretta assunzione di vitamine B,C e D, di probiotici e di zinco, calcio e fosforo
  • Ridurre il consumo di alcolici e cibi particolarmente piccanti

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DIGRIGNAMENTO DEI DENTI NEI BAMBINI

DIGRIGNAMENTO DEI DENTI NEI BAMBINI 1200 628 Amadental

L’azione di digrignare i denti è molto frequente negli adulti, ma anche nei bambini.

Questa tendenza a sfregare i denti tra loro si verifica prima del raggiungimento dell’età scolare, ed in particolar modo durante la notte.

In questo articolo approfondiamo il concetto di Bruxismo tra i bambini, ovvero l’azione di digrignare i denti, individuandone le possibili cause e come risolvere questo disturbo!

DIGRIGNAMENTO NEI BAMBINI: Che cos’è

Il meccanismo di digrignare i denti con sfregamento delle arcate riguarda circa il 20% dei bambini entro i 12 anni,  e comporta una pressione particolare della mandibola che viene serrata e quindi sovraccaricata.

Si parla quindi di Bruxismo, fenomeno che avviene in maniera del tutto involontaria e, per questo, si riscontra in particolare durante il periodo notturno. 

Quest’azione può affievolirsi nel tempo fino a scomparire, oppure protrarsi creando dei disagi da non sottovalutare in fase di sviluppo:

nel lungo periodo può portare ad un eccessivo consumo dei denti, a disturbi della masticazione e della postura. 

 

DIGRIGNAMENTO NEI BAMBINI : Possibili Cause

 

Ad oggi non sono stati riscontrati dati statistici che indichino in maniera definitiva quali siano le cause del digrignamento dei denti tra i bambini, ma tendenzialmente i principali motivi sono :

  • Stress
  • Fastidio durante la comparsa dei denti permanenti
  • Malocclusione delle arcate dentali

 

I fenomeni di stress che possono colpire i bambini sono molteplici, di natura principalmente emotiva. 

Un rimprovero o una piccole lite vengono sfogati in maniera inconscia durante la notte: la tensione viene scaricata sulla mandibola che viene serrata, andando a caricare l’articolazione temporo-mandibolare con conseguente sfregamento dei denti tra loro.

Durante la comparsa dei denti permanenti, il bambino può provare del notevole fastidio all’interno del cavo orale e può essere portato a sfregare i denti nel tentativo di alleviare la spiacevole sensazione.

Nel caso in cui, invece, il digrignamento dei denti sia causato da una malocclusione delle arcate mandibolari, ovvero della scorretta posizione delle stesse, vi è la necessità dell’intervento del pedodonzista, che saprà individuare il tipo di malocclusione e l’intervento adeguato.

 

DIGRIGNAMENTO NEI BAMBINI: Come individuare il problema

 

L’azione di digrignare i denti non è facile da identificare, in quanto spesso non comporta una manifestazione concreta di sintomi.

 

Avvenendo inoltre durante le ore notturne, non sempre i genitori sono in grado di individuare il classico rumore da sfregamento dei denti tra loro.

 

I principali elementi che permettono di individuare il fenomeno del bruxismo sono due:

  1. Rumore simile ad uno scricchiolio, tipico dello sfregamento dei denti 
  2. Stanchezza al risveglio, con particolare tensione riferita alla mandibola e, nei casi più importanti, anche dolore al collo e alla testa.

 

In quest’ultimo caso, il bambino si sveglia stanco, quasi come non avesse mai riposato davvero.

Questa stanchezza è data dal continuo movimento dei muscoli masticatori,

che di fatto non riposano mai durante la notte.

 

DIGRIGNAMENTO NEI BAMBINI: Come risolverlo

 

Il fenomeno del digrignamento nei bambini può scomparire da solo una volta che i denti permanenti hanno completamente sostituito quelli decidui.

 

Nel caso in cui la situazione continui a perpetuarsi nel tempo, però, è opportuno recarsi dal pedodonzista per una visita di controllo, al fine di valutare la situazione orale e procedere al meglio.

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Implantologia a carico immediato: quanto costa

Implantologia a carico immediato: quanto costa?

Implantologia a carico immediato: quanto costa? 1200 628 Amadental

Un intervento di implantologia a carico immediato serve a restituire il sorriso in tempi brevi ai pazienti. Spesso, infatti, chi necessita di questo tipo di intervento ha il desiderio di risolvere l’edentulia nel più breve tempo possibile: un dente mancante può provocare imbarazzo e difficoltà nella masticazione. Nell’ultimo anno abbiamo trattato diversi pazienti che avevano perso un dente, che sono stati soddisfatti di poter tornare a sorridere e mangiare a pochi giorni dall’intervento.

Scopriamo assieme di che tipo di intervento si tratta e cosa comporta in termini di costi.

Implantologia a carico immediato, cos’è?

 

Si tratta di una tipologia di impianto volta a sostituire uno o più denti mancanti, e si differenzia dall’implantologia a carico differito perché la protesi viene applicata nel corso di un unico intervento. In questo modo sarà possibile per il paziente tornare alla vita normale in tempi molto brevi e riacquistare un sorriso smagliante nel giro di qualche giorno. Grazie alla continua ricerca e innovazione, e all’utilizzo di materiali osteointegrativi, questa tecnica è al 100% sicura ed efficace.

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Implantologia a carico immediato: da cosa dipendono i costi

Questo tipo di intervento risulta più economico rispetto a quello a carico differito perché, permettendo l’applicazione dei perni e della protesi definitiva nel corso del medesimo intervento, consente di abbattere notevolmente i costi. 

Nel momento in cui lo specialista individua in questo tipo di intervento la soluzione migliore, è bene tenere a mente che ci sono diversi fattori che influenzano il costo finale:

  • i materiali con cui sono realizzate le protesi e i perni;
  • la necessità di eventuali visite di follow-up;
  • il numero di denti mancanti da sostituire;
  • la garanzia sulle protesi.

È fondamentale valutare questi aspetti nel momento in cui si riceve il preventivo per l’intervento: non sempre un preventivo più basso significa una minore spesa a lungo termine.

Non esitare a contattarci per ricevere più informazioni in merito ai costi di un intervento di implantologia a carico immediato, saremo lieti di fornirti un preventivo dopo una visita.

Perché preferire l’implantologia a carico immediato

Ci sono casi in cui non è possibile procedere con questo tipo di intervento: una visita iniziale serve proprio a valutare la situazione di partenza e individuare le alternative possibili. Laddove l’intervento a carico immediato fosse una delle possibilità da valutare, rappresenta una scelta ideale per chi necessita di un intervento rapido, economico pur optando per materiali di alta qualità e sicuri. Questo tipo di intervento, infatti, consente al paziente di tornare quanto prima alla sua vita, dovendo osservare solamente per qualche giorno delle particolari attenzioni al tipo di cibo che ingerisce, minimizzando i fastidi e il numero di visite necessarie per risolvere l’edentulia. Sarà possibile fin da subito, infatti, riprendere a masticare correttamente grazie alla protesi definitiva e tornare a sorridere senza il timore di mostrare il dente mancante. 

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